________ " W A B I " ________

                                     
Ogni cosa  può essere fine a stessa, vista in se stessa, considerata così come appare, colta nell'apparenza esteriore, valutata materialmente e fisicamente, presa tale e quale, con la chiarezza e l'evidenza del dato di fatto...
Oppure, può essere rivista, rivisitata in un modo e con uno spirito nuovo, che riveste quella realtà - materiale o spirituale - donandole un "luccichìo", un "brillìo", che la fa apparire come una cosa "brillante", "interessante":  ecco cos'è lo "Wabi".
Anche per il Vangelo, è importante recuperare questo aspetto - suggeritoci dal mondo orientale - che fa essere la Parola di Dio un mistero vivo, brillante, lucente e interessante...  Anzitutto dentro di noi, e poi - in modo naturale - fuori, attorno.
E' questione di passare dalla semplice analisi intellettuale e delle idee - pur sempre da mantenere - all'incontro tra l'energia del mistero umano e la realtà in questione, qualunque essa sia: sia un sasso, sia la Parola del Vangelo...
Tutto può ricevere questa energia rinnovata e rinnovante dello "Wabi".

Se un oggetto o un'espressione può provocare dentro noi stessi
una sensazione di serena malinconia e un ardore spirituale, allora si può dire che quell'oggetto è " Wabi ".
Si può riassumere l'Wabi dicendo:
Il wabi nutre tutto ciò che è autentico accettando
tre semplici verità:
nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto.