Una "Password" per il Vangelo?...

Nell'ascolto
e nella predicazione
del Vangelo  è sempre necessario
avere una "Password"...
...Una chiave di accesso, per potersi connettere con l'esperienza in atto, e poter distinguere così le applicazioni del Vangelo stesso nelle sue infinite sfaccettature, e scegliere quella a noi più adeguata e sicura per essere noi stessi in Verità, scartando tutte le altre opzioni, che risulterebbero inutili e illusorie.
Vediamo alcune di queste "Password"...
CRISTO

MARIA
Supponiamo ora di ascoltare una predica, dove cominciamo a sentire queste parole: "Credete in Dio, e nel suo Figlio Gesù, che ci vuole bene e ci è vicino...
e con l'intercessione della Madonna, potremo continuare il nostro cammino della vita..."
... "ALT !" ...
Il messaggio non passa, al di là di semplice idea intellettuale, pensiero astratto, lontano e non applicabile, impossibile a "connettersi" con il vissuto.
E allora?...Come doveva essere? Cosa fare?... Come poter accedere al Vangelo e creare la connessione con l'esperienza? Abbiamo forse dimenticato qualcosa?...LA "PASSWORD"...?...
Già, proprio così. Inseriamola, e risentiamo le stesse parole, ora avvalorate e incarnate:
"Credere in Dio, e nel suo Figlio Gesù CRISTO, che ci vuole bene e ci è vicino...e con l'intercessione di MARIA, potremo continuare il nostro cammino della vita...".
Ora, tutto è OK.
Possiamo ascoltare e predicare, e distinguere così le parole del Vangelo ammaliate dal mondo, rivestite di fatuo e di illusione, di esteriorità e di funzione/finzione, da quelle di un "Euanghelion" nella Verità.