. . . . . . . . . . " Sitz im leben " . . . . . . . . . .

Sitz
im leben:
Seduto
sulla vita
                             Quanto è importante il contesto!


Il Vangelo, di fatto, così com'è, non è un granchè, se non è ben messo "seduto" nel contesto del nostro vissuto; o volendo, se non facciamo viceversa: non ci mettiamo ben situati - "seduti" - nel contesto del suo vissuto. 
Altrimenti, ne risulterebbe uno sgorbio incomprensibile;
oppure, viceversa, noi risulteremmo sgorbi incomprensibili di esso.
Altrimenti, ancora, parleremmo in un modo, e si intenderebbe in un altro modo:
non ci troveremmo mai in sintonia: nè noi con il Vangelo, nè noi tra di noi.
"Stare seduti sulla vita" è basilare e necessario, urgente - specie oggi - per recuperare il contesto di un messaggio, e del messaggio evangelico in particolare: questo, infatti, è il primo "buon mezzo di comunicazione", affinchè ogni notizia sia efficace e sensata.
Se consideriamo il contesto del Vangelo alla luce del nostro contesto, ecco che allora tutto si riapre: anche uno sgorbio, in se stesso insignificante, diventa arte di vita, ci parla e ci comunica un messaggio nuovo e bello.
Anche le incomprensioni, in se stesse occasioni di divisione, si superano
e si situano in un contesto di vita, che porta a una nuova sintonia.
Ma per recuperare tutto ciò occorre avere lo sguardo del bambino e la sua fiducia in questa visione nuova, che fa situare tutto nell'ambito di una crescita umana e spirituale, e mai verso il tramonto del dato di fatto, chiaro e ben distinto, fatto e finito...nella morte.