Non si tratta di scioglilingua, ma di sciogliere come una pastiglia medicinale questa potente vitamina nel mondo personale, sociale, religioso e universale.
La potenza della Parola, finchè è asettica,
e non entra in simbiosi col nostro mondo, a nulla vale.
E le spiegazioni di essa, peggiorando la situazione, la rendono invivibile, allergica e cristallizzata in una religione che non entra mai in relazione con l'umanità, e invece del dialogo (che pur apparentemente e falsamente è conservato) accentua il dogmatismo, l'integralismo e il logorrismo incapace di farsi vita.
L'intelligenza sulla Parola non rende affatto intelligente la Parola, anzi la maschera di ipocrisia e la rende sempre più lontana dal cuore umano...e anche da quello divino.
Fare esperienza della Parola, invece, rende l'analisi di essa uno sciogliere nel sangue umano e nel tessuto universale la potenza e l'efficacia di essa, al di là di ogni misurazione umana.
Spesso sono gli incapaci umanamente, i folli e le assurdità a renderla più appetibile.
Spesso sono le intelligenti spiegazioni a ridurla a cagnetta di compagnia di una teologia superba e incapace di interagire con l'umanità e con la stessa divinità.
Sciogliere la Parola è un compito urgente, ma sopratutto un dono che viene accolto nell'accorgersi e nel meravigliarsi della sua presenza rinnovante e rivitalizzante nella coscienza universale.
Allora, solo allora, la Parola viene gustata e sentita fin nel midollo delle ossa, partecipe fino in fondo e appieno di ogni vissuto, umana come l'umano e divina come il divino, in modo naturale proprio come la sua e nostra natura.
Senza sforzi, senza concentrazioni, senza intelligenze orgogliose di dogmatismi perduti nel proprio io, la Parola può fare capolino nel gioco della nostra storia, recandole significato, orientamento e fine, perchè ogni cosa sia sempre inizio di novità e mai fine a se stessa.
Sciogliere la Parola è scegliere la Parola, ma sopratutto accorgersi di essere scelti, amati e coniugati in questa realtà misteriosa e sorprendente che illumina il mondo con l'equilibrio della sua serenità.